Il Pedale Feltrino, oltre 30 anni di ciclismo in Italia
Oltre venticinque anni fa nasceva il Pedale Feltrino. Strano a dirsi ma fu proprio il calcio la scintilla che fece scoppiare la voglia di fondare un gruppo ciclistico. La società, infatti, è nata su idea di un gruppo di amici che prima giocavano a pallone insieme nella gloriosa squadra del Discone Parteli e poi decisero di cambiare sport.
L' ANNO ZERO
Nell’anno zero non si chiamava Pedale Feltrino ma International Watches, che poi era la prima azienda sponsor della società. Il gruppo era presieduto da Carlo Balestra, che in seguito traghettò il club nella sua veste ancora oggi indossata da circa 170 soci.
SI PARTE Nel gennaio 1989 Balestra assieme agli amici Andrea Parteli, Ivan Piol e Paolo Carazzai decidono di fondare questa società con il nome di Pedale Feltrino. Il nome ricalca il vecchio e glorioso appellativo di una società storica, fondata a Feltre nel 1919 e poi sciolta per varie vicende storiche, tra cui una Guerra Mondiale.
Il gruppo c’era, ogni domenica si trovavano tutti davanti al concessionario Superauto (che diventa subito sponsor e che dopo una pausa di anni è tornato due anni fa come partner della granfondo) per il giro in bicicletta settimanale o per qualche gara. Accanto a Dino Perenzin c’è sempre Balestra con gli orologi Gerard Manet e poi si unisce Ugo Tosatto, con la Birra Moretti (uno degli sponsor più azzeccati).
IL PRIMO CONSIGLIO
Il 27 aprile 1989 viene presentato il primo consiglio direttivo ufficiale al ristorante Tiziano. E’ formato da: Carlo Balestra (presidente), Andrea Parteli (vice), Marino Guerriero (cassiere), Ivan Piol (segretario) e i consiglieri Paolo Carazzai, Silvano Zanatta, Paolo Carniel, Renato Todesco. Direttore di gara era Sergio Sanvido. I colori sociali: il bianco celeste.
LA GITA
Il gruppo c’era, ogni domenica si trovavano tutti davanti al concessionario Superauto (che diventa subito sponsor e che dopo una pausa di anni è tornato due anni fa come partner della granfondo) per il giro in bicicletta settimanale o per qualche gara. Accanto a Dino Perenzin c’è sempre Balestra con gli orologi Gerard Manet e poi si unisce Ugo Tosatto, con la Birra Moretti (uno degli sponsor più azzeccati).
LE TRASFERTE
Il 25 giugno inizia la tradizione delle trasferte alla Gran Fondo di Lienz in Austria con tanto di auto al seguito: una Simca Rossa oggi inguardabile ma passata alla storia come l’ammiraglia del Pedale. Era un appuntamento molto sentito dai soci, il Pedale Feltrino vi partecipava sempre al gran completo tanto che si dovevano prenotare due alberghi interi per far stare tutti.

Il GIRO DELLE MURA
Molti non sanno ma il primo Giro delle Mura a Feltre non era podistico, bensì ciclistico e lo organizzava proprio il Pedale Feltrino. La prima edizione risale al 29 luglio 1990, fu il 1. Trofeo Superauto: 1.970mt attorno alle mura storiche di Feltre, da ripetersi 18 volte per un totale di 35,810km con parte finale lungo via Mezzaterra e arrivo in Piazza Maggiore.

LA GARA SOCIALE
La prima gara sociale del Pedale Feltrino è datata 2 giugno 1991: una prova a cronometro a coppie (sorteggiate due giorni prima) da Caupo a Pian della Chiesa. Direttore di gara: Eugenio Santi, starter Andrea Bozzola. I primi nomi dell’albo d’oro sono Paolo Carniel e Marco Fantinel con il tempo di 21’22”. Una tradizione rimasta fino ai giorni nostri anche se negli ultimi due anni, grazie all’entrata nel club dei bambini, la formula e il percorso sono stati cambiati per dare spazio anche ai giovanissimi e unire il gruppo.

DAL TOUR AL PEDALE
Nel 1992 entra nella famiglia del Pedale il prof Flavio Vanzella, all’epoca portacolori della Mg Bianchi. E subito il Pedale pensa bene di dargli una benedizione con i fiocchi, anzi no…con la birra.
LE PUNTE DI DIAMANTE
La società negli anni ’90 è tra le più forti della provincia di Belluno, sempre in vetta alle classifiche con il fortissimo Giuliano D’Incà, i fratelli Alido ed Elvi Rech, Roberto Dalle Grave, Marco Fontanive, Renzo e Ivo Dalla Rosa, Mauro Cecchin (papà del professionista Alberto). Negli anni si assiste ad un’evoluzione e la squadra arriva in vetta alle classifiche riservate ai gruppi, con la partecipazione massiccia a brevetti e circuiti. Come nel 2011, anno in cui arriva il terzo posto nella classifica finale assoluta del Prestigio di Cicloturismo.
LA GRANFONDO
Nel 1995 nasce la Gran Fondo Internazionale Campagnolo (dal 2008 granfondo Sportful), organizzata dal Pedale Feltrino la terza domenica di giugno…quasi in concomitanza con la granfondo di Lienz, una coincidenza che giocoforza porta la tradizione a perdersi perché tutti i soci erano impegnati in qualche modo nell’organizzazione dell’evento, che oggi è uno dei più importanti a livello internazionale.

IL PEDALE ALL’ESTERO
Cresce l’impegno per l’organizzazione della granfondo, ma non la voglia di stare in compagnia e vivere la bicicletta da protagonisti. Così negli anni il Pedale spesso parte per la Francia per vivere le tappe epiche del Tour, con l’Etape du Tour piuttosto che la Marmotte o qualche granfondo esotica in Egitto, Cipro e Canarie.

COME COPPI E BARTALI
Nel 1998 Andrea Parteli lascia la presidenza del Pedale e cede la guida del gruppo a Ivan Piol. Un po’ come Coppi e Bartali nel leggendario gesto di passarsi la borraccia.
LA FAMIGLIA CRESCE Passano gli anni e nel 2005 la famiglia si allarga accogliendo tra le proprie fila anche la società Team Bunny hop che si occupava solo di mtb. Nasce così il Pedale Feltrino Tbh, l'acronomio è un segno di rispetto per la società che ora è tutt'uno con il Pedale.
IL PEDALE ROSA
Tra il 2008 e il 2009 il Pedale si tinge di rosa con un exploit che non ha precedenti in Provincia di Belluno e in Italia (prima dell’arrivo delle Tinky Ladies Pinarello) di donne sui pedali. Sono ben 33 le tesserate con i colori del Pedale Feltrino e la società decide di dedicare loro una maglia sociale speciale con una parte in rosa. E nel 2009 arriva anche il primo titolo italiano di cronometro a squadre, bissato nel 2010.
ARRIVANO I BAMBINI
Nel 2009 il Pedale Feltrino TBH apre le porte anche ai bambini istituendo una scuola di mtb per giovanissimi in Prà del Moro seguita prima da Mattia De Paoli e ora gestita da lui con l'auito di Marco Rubin, Michele Milano, Christian Volpe e Carlo Mancini (e prima di loro Mattia lavorava con Mauro Rubin). Un autentico successo che ormai annovera una trentina di praticanti dai 6 anni in poi, con grandi soddisfazioni per la società soprattutto perché i più piccoli incarnano completamente lo spirito iniziale del Pedale.
IL PEDALE OGGI
Oggi il Pedale conta circa 270 soci, tra adulti e bambini è sicuramente la realtà ciclistica più importante del Bellunese e una delle più importanti del Veneto, con una fama riconosciuta in tutta Italia grazie anche agli eventi di respiro internazionale che organizza, dalla Sportful Dolomiti Race, alla Mini Gran Fondo Sportful - Franco Ballerini, la Castelli24h, la Xc San Vittore nel 2022 campionato regionale. E dall'11 giugno arriva una nuova entrata: la Sportful Dolomiti Gravel che collega idealmente Feltre al capoluogo Belluno e rientro attraverso alcuni tratti poco conosciuti e dal paesaggio incantevole.